Descrizione
Mala intarsiato con nodo infinito (pezzo unico).
DIMENSIONI: diametro sfera 7mm – lunghezza 49cm
MATERIALE: osso, turchese e corallo
Il Nodo infinito o nodo dell’eternità è composto da linee chiuse intersecantisi ad angolo retto. Nella tradizione tibetana il nodo senza fine è simbolo del modo incessante della manifestazione, l’intersecarsi delle linee ci ricorda come i fenomeni sono interconnessi e dipendenti da cause e condizioni, rappresenta inoltre l’unione dell’energia femminile e di quella maschile, la loro armonica inseparabilità, l’amore infinito e la vita infinita. Dato che il nodo non ha inizio né fine simboleggia l’infinita saggezza e conoscenza del Buddha e del Dharma, nel divenire incessante mutevole nella sua manifestazione.
Il nodo senza fine è usato non solo in connessione con gli 8 Simboli di Buon Auspicio ma anche da solo come il più alto segno di buona sorte, per esempio tradizionalmente viene posto assieme a un dono o in uno scritto per sottolineare la connessione tra chi dona e chi riceve, stabilendo legami favorevoli per il futuro, ricordandoci che ogni effetto positivo e favorevole che sperimentiamo ha sempre le sue radici nelle nostre azioni passate, e le nostre azioni nel presente condizionano inevitabilmente ciò che sperimenteremo nel futuro.
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Considerazioni su tutti gli implementi costruiti in osso. E’ importante ricordare che famigliarizzare con questo potente simbolo dell’impermanenza, diventa un antidoto quotidiano verso la sofferenza, un grande alleato che ci insegna e ci ricorda di godere pienamente di ogni istante della vita. Spesso la nostra mente è sopprafatta da ansie e angoscie dovute dalle paure che qualcosa di piacevole possa finire o qualcosa di spiacevole possa iniziare. In realtà i preziosi insegnamenti Buddisti ci ricordano che tutto è in continua trasformazione e che basta realizzare la visione corretta degli eventi per ridurre di molto i nostri stati di stress e paura. L’osso è uno degli implementi da sempre usato nella tradizione buddista tibetana che ci aiuta ad ottenere questo stato di gioia e di consapevolezza del proprio essere in relazione alla vita.
Nell’arte e nella letteratura tantrica buddista, i simboli evocanti la morte, in particolare il simbolismo materico dell’osso, sono abbastanza pervasivi, precisamente perché evocano il risveglio verso cui la tradizione aspira.
Tutta la pratica fatta in vita ha il solo obbiettivo di arrivare al momento finale della propria esistenza con consapevolezza e preparazione perchè è proprio in quel momento che si ha l’opportunità di entrare in contatto con la propria essenza e sperimentarne la natura divina.
Questo passaggio procura un’opportunità per il risveglio che è difficile da ottenere in stati di coscienza normali, ecco perchè avere l’ausilio di immagini che in continuazione ci ricordano del potere della vita, è una grande opportunità di crescita spirituale.
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