Descrizione
Conchiglia rituale con Zambala
DIMENSIONI: 22 x 11 x 10 cm circa
La Conchiglia rituale tradizionalmente viene suonata come una tromba per annunciare l’illuminazione del Buddha. Simboleggia la capacità di tutti gli esseri di risvegliarsi dell’ignoranza grazie al richiamo dei suoi insegnamenti. Si pensa che la forza del suo suono possa raggiunge tutti gli esseri, in ogni luogo e in ogni tempo risvegliandoli dal baratro dell’ignoranza e della sofferenza, aiutando a conseguire la liberazione dal ciclo di esistenze.
Essendo un dono della natura e‘ uno dei più antichi oggetti di culto rituali, presente come simbolo di femminilità o come vaso/recipiente per le cerimonie gia’ dalle piu‘ antiche rappresentazioni induiste.
Grazie al suo potente suono (che si ottine soffiando energicamente nel foro predisposto) è chiamata anche “tromba della vittoria” , inoltre viene usata come ornamento sugli altari come “offerta dei sensi” e per decorare troni, reliquiari e statue.
La conchiglia e’ anche uno degli Otto Simboli di Buon Auspicio, che sono tra i più antichi e conosciuti della cultura Buddista tibetana. Sono simboli che portano grande protezione della mente e dagli ostacoli, aiutano ad eliminare interferenze e arricchiscono di abbondanza e benessere le nostre esistenze!
Zambala è la divinita’ dell’incremento e come tale aiuta a realizzare la ricchezza interiore e ad aumentare la prosperita’ materiale. Fin dall’ XI secolo si invoca e si pratica questa Divinità allo scopo di elimininare l’insicurezza che deriva dal doversi preoccupare del sostentamento quotidiano e potersi quindi dedicare pienamente alla pratica della meditazione e della generosità.
Il suo stesso nome ne descrive il ruolo “Zam” divinità, Bhah prosperità e “La” verso l’onore.
Zambala fa parte della famiglia dei 5 Kubera, e i suoi devoti sono protetti dalla buona fortuna e colgono l’illusione tra benessere spirituale e materiale. È sempre raffigurato con un corpo piccolo e un ventre grande, la sua pelle è dorata e sulla testa è ornata da una corona preziosa. La mano sinistra stringe una mangusta (la mangusta è un animale molto particolare, uno dei pochi, se non l’unico, che sa trasformare il veleno dei serpenti in una risorsa per il suo organismo, simbologia che si riflette bene nella pratica di chi cerca di trasformare i propri veleni mentali in un tesoro utile al benessere fisico ed emozionale) capace di custodire i tesori. La mano destra invece impugna quello che in sanscrito è chiamato Cintamani, un simbolo che nel buddhismo è pari alla pietra filosofale.
Conchiglia rituale con Zambala