Citipati (Teschio)

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Citipati (Teschio). Citipati nella tradizione tibetana rappresenta l’eterno ciclo della vita e della morte. Nella tradizione buddista l’uso della maschera è molto diffuso negli eventi folkloristici ma anche e sopratutto nelle cerimonie religiose, sono delle vere e proprie opere d’arte di finissimo artigianato in cui l’artista oltre a metterci tutta la sua abilità tecnica è capace di rappresentare l’essenza della Divinità.  La maschera si può appendere in casa come protezione per tutta la famiglia oppure negli spazi condivisi come studi, centri e sale di meditazione.

Lavorata a mano con un’antica tecnica utilizzata ancora oggi. E’ modellata con pasta di fibre di cotone proveniente dal riuttilizzo delle bandiere di preghiera e pasta di incenso.

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Descrizione

Citipati (Teschio)

DIMENSIONE:  13  x 10 x 15 cm

MATERIALI: pasta di fibre di cotone, pasta di incenso

Citipati è una divinità irata ed è una delle varie manifestazioni di Mahakala. È anche considerato un importante protettore degli insegnamenti del Buddismo Tibetano e Vajrayana. La maschera del teschio di Citipati ricorda l’impermanenza degli eventi della vita e l’eterno ciclo di morte e rinascita.

E’ importante ricordare che famigliarizzare con questo potente simbolo dell’impermanenza, diventa un antidoto quotidiano verso la sofferenza, un grande alleato che ci insegna e ci ricorda di godere pienamente di ogni istante della vita. Spesso la nostra mente è sopprafatta da ansie e angoscie dovute dalle paure che qualcosa di piacevole possa finire o qualcosa di spiacevole possa iniziare. In realtà i preziosi insegnamenti Buddisti ci ricordano che tutto è in continua trasformazione e che basta realizzare la visione corretta degli eventi per ridurre di molto i nostri stati di stress e paura. Il simbolo del teschio è uno degli implementi da sempre usato nella tradizione buddista tibetana che ci aiuta ad ottenere questo stato di gioia e di consapevolezza del proprio essere in relazione alla vita.

Nell’arte e nella letteratura tantrica buddista, i simboli evocanti la morte, in particolare il simbolismo visivo del teschio, sono abbastanza pervasivi, precisamente perché evocano il risveglio verso cui la tradizione aspira.

Tutta la pratica fatta in vita ha il solo obbiettivo di arrivare al momento finale della propria esistenza con consapevolezza e preparazione perchè è proprio in quel momento che si ha l’opportunità di entrare in contatto con la propria essenza e sperimentarne la natura divina.

Questo passaggio procura un’opportunità per il risveglio che è difficile da ottenere in stati di coscienza normali, ecco perchè avere l’ausilio di immagini che in continuazione ci ricordano del potere della vita, è una grande opportunità di crescita spirituale.


 
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